Se la
Juve ha pareggiato a San Siro contro la Rappresentativa Internazionale
Circense per 1-1 grazie al rigore
concesso dal Var e trasformato proprio allo scadere da Paulino Dybala, i nostri soci saliti su a San Siro, chi
in bus, chi in aereo e chi in auto, hanno
sicuramente vinto per come hanno organizzato ed affrontato la trasferta, in
maniera molto goliardica, soprattutto quelli saliti in bus i quali con le loro
immagini spettacolari che man mano inviavano nelle chat ci hanno raccontato il
loro viaggio durante il quale ne hanno combinate una più del diavolo…..(non
quello rossonero……ahahahah). Stadio con
un bel colpo d’occhio è come sempre con tantissimi gobbi in ogni
settore…..esplosi letteralmente dalla gioia dopo la trasformazione del penalty.
Alla fine beffa per i cartonati che pensavano di aver portato a casa la
vittoria e gioia quasi equivalente ad una vittoria per noi tifosi bianconeri. La Juventus prende
un punto da una partita come detto con una coda velenosa come sempre accade in
queste partite contro di loro. Un classico. Si sentono sempre perseguitati, si
sentono sempre danneggiati, piangono sempre, insomma sono davvero patetici
oltre che noiosi. Vanno semplicemente ignorati. Napoli e Milan sono oramai in
fuga e sembrano quasi irraggiungibili almeno per noi. Certo non abbiamo nessun
obbligo di vincere il campionato dopo il decennio appena vissuto, ma dobbiamo
stare molto attenti a restare sempre nella scia del quarto posto o meglio
ancora se ci stiamo dentro onde evitare i rischi corsi nella passata stagione. Allegri non cambia nulla rispetto alle
impressioni della vigilia: dentro Bonucci, Chiellini, McKennie e Kulusevski, fuori
De Ligt, Bentancur e Chiesa. Pronti via la Juve rischia subito di passare in
vantaggio con Alex Sandro fermato energicamente dagli interisti a un passo dal
gol. La sfida sembra promettere bene: sfida vivace, si direbbe, ci sarà da
divertirsi. Altroché, sarà uno dei pochi squilli di un primo tempo a ritmi non
eccelsi, in cui le merde trovano un vantaggio improvviso grazie ad una rapida
giocata con una carambola perfetta che diventa un assist ideale per
l’attaccante dell’Inter Dzeko. Nell'occasione la Juventus subisce gol in dieci
perché Allegri ritarda il cambio forzato tra Bernardeschi,
dolorante alla spalla destra dopo un contrasto appena precedente alla rete
degli “intertristi” e Bentancur. La reazione Juve non c'è, malgrado in fase di
impostazione l'Inter non sembri proprio perfetta. Tutto si risolve in un paio
di fiammate, non c'è fluidità di gioco e nel palleggio il solo Locatelli soffre
un po', soprattutto se i bianconeri sono ora obbligati a condurre la partita,
essendo in svantaggio. Quando la Juve prova a distendersi i merdazzurri concedono spazi, ma sul
fronte bianconero c'è confusione, mancano sbocchi, prevale l'iniziativa
individuale. E dov'è Bentancur? Come sempre sbadato ed assente dal
campo. Nella ripresa tutti si aspettano l'ingresso di Chiesa e
Dybala, tra i pochi in grado di dare
un tocco di effervescenza a una manovra lenta e con movimenti senza palla pari
a zero. Succederà dopo 19 minuti di una Juve ancora in grande difficoltà. Come
sempre Mister Allegri tarda nell’effettuare questi maledetti cambi, manco ci
fosse una tassa personale da pagare….ed ecco finalmente entrare Chiesa e Dybala
per Cuadrado e Kulusevski con l'Inter che comincia ad accusare la fatica, anche
mentale. La Joya provano ad accendere l'orgoglio juventino, È una Juve ancora
disordinata e allora Allegri le prova tutte inserendo tardivamente Arthur
(assurdo relegare in pachina chi sa portare la palla…) e Kaio Jorge.
L'1-0 sembra scivolare tranquillo verso il gong, ma la sorpresa è racchiusa
nella coda con il rigore concesso dopo revisione al Var per un netto contatto in
area su Alex Sandro: Dybala dal dischetto spiazza il portiere per
l'1-1 finale. È tornata la Joya, ma per
una Juve bella e completa bisognerà ancora aspettare. Quanto ancora?????? Come
detto in apertura la trasferta dei nostri a Milano è stata a dir poco
spettacolare, parliamo ovviamente di chi ha raggiunto la città meneghina in
autobus. Chi in auto ed in aereo ha ovviamente pernottato su a Milano,
concedendosi cene, tour per la Città e serate “movimentate”…..ma torniamo a
quelli del Bus da trenta posti partiti alle 04,00 del mattino dalla Stazione di
Andria con leggero ritardo sulla tabella di marcia. Hanno caricato a bordo
l’impossibile tra mangiare e bere, sembrava quasi dovessero partire per una
missione di guerra….A Vasto raccolgono dei nuovi amici del locale Club con cui
si è organizzato questo bus. I nostri capitanati da Salvatore Lomuscio e
Francesco Lorusso hanno immediatamente socializzato con i simpaticissimi
ragazzi del club abruzzese del quale già ben conoscevamo il carissimo Graziano,
grande gobbo e grande ultras bianconero. Non attendono nemmeno la pausa caffè
che già iniziano a stappare lattine di birra e bere del buon vinello. Il
connubio alimentare Puglia/Abruzzo si rivela esplosivo…..alla sosta per il
pranzo tirano fuori di tutto entrambe le “fazioni”……Ad un certo punto qui da
Andria iniziamo a pensare che Milano non sarebbe più stata raggiunta. Il nostro
buon Carlo Balducci da il meglio di se in quanto a simpatia e risate a go go!
Un pranzo da ricordare con la ventricina abruzzese ed il calzone pugliese. A
bordo, dopo la ripartenza, un mix di odori vari……ahahahahhaha. Si continua a
bere tra un coro ed un altro, con altra sosta e foto di gruppo con le pezze.
Poi finalmente riescono a raggiungere San Siro verso le 16,30 dove ad
attenderli trovano il parcheggiatore che si fotte la bellezza di 60 euri per il
bus…..assurdo, ci chiamano LADRI ma loro che cazzo sono? Nel parcheggio
arrivano anche i nostri soci giunti autonomamente su per ritirare il tagliando
del settore ospiti, mentre chi nelle tribune era già dotato dello stesso. Si
entra tra controlli lunghi ed estenuanti oltre alla solita sfacchinata per
arrivare su in piccionaia. Appena dentro, il tempo di rifiatare che si
posizionano alla solita destra del settore con la pezza per il nostro ALBERTO
in balconata. La goduria è stata al termine dopo il pareggio con i classici
sfottò con gli interisti del secondo anello sotto al settore. Lunga attesa
dentro prima di tornare giù al parcheggio dove devono attendere in solitaria la
ripartenza dopo l’1,00 della notte in quanto per essere arrivati tardi allo
Stadio, gli autisti hanno dovuto rispettare le nove ore di stop della macchina.
Nel frattempo anche la Polizia andava via mentre loro continuavano a bere e
mangiare come se nulla fosse. Mondiali! Arrivano ad Andria intorno a
mezzogiorno, distrutti da un viaggio lungo ma felicissimi di aver costruito un
altro rapporto di amicizia e soprattutto di esserci stati ancora una volta, a MODO NOSTRO, al fianco della VECCHIA
SIGNORA. Tanto onore a tutti i presenti e soprattutto al nostro Club che
rispetto ad altri (????) vive di tanti fatti e zero puttanate. Al Club
affluenza massiccia con entusiasmo che non si registrava dai tempi pre covid.
Tutto sempre nel rispetto delle vigenti normative. Abbiamo festeggiato i 18 anni del Club e la laurea del nostro grande
Giorgio Nicolamarino. Ad ogni socio uno ma anche più cioccolatini, un
cicchetto di sambuca o amaretto oltre a diverse bottiglie di prosecco stappate
a fine primo tempo. Alla rete del
pareggio un boato ha fatto sentire la nostra presenza sul territorio! Contro il
Sassuolo una sparuta presenza sarà su a rappresentare il Club con 4 soci che
saliranno in aereo su Milano Malpensa. Immancabile la nostra presenza al seguito
della squadra. Prosegue a ritmi
sostenuti il tesseramento al Club con ben 535 iscrizioni ad oggi.
IN
18 ANNI ABBIAMO SCRITTO LA STORIA, IN 18 ANNI ABBIAMO SEGUITO LA JUVE IN OGNI
DOVE, IN 18 ANNI ABBIAMO CREATO UN GRANDE GRUPPO…..LA STORIA CONTINUA ,
JUVENTUS CLUB ANDRIA.
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