A San Siro contro le Merde la Juve viene beffata all’ultimo respiro di
una partita oramai pronta a dare l’epilogo finale attraverso la lotteria del
calci di rigore, dopo che tutti i tempi parziali sia regolamentari che
supplementari avevano visto le due squadre in perfetta parità. Un erroraccio
clamoroso di Alex Sandro condanna la Juve, regalando agli accattoni un trofeo
che non vincevano da quasi 12 anni! L'episodio chiave del match al minuto 120,
dopo una partita che non si era sbloccata dall'1-1 fissato dal colpo di testa
di McKennie e dal rigore discutibile
assegnato ai merdazzurri. Allegri attendeva che la palla uscisse fuori o
qualche fallo tattico per far entrare Bonucci, in modo tale che potesse battere
dal dischetto la serie dei calci di rigore. Tutto inutile, perché le Merde
confezionano l'azione decisiva, con un cross su cui Alex Sandro va con troppa
sufficienza. Il suo controllo balordo è un assist perfetto, con la palla che schizza
verso un avversario, che ne approfitta mandando in estasi la parte di
stadio a noi avversa. Autentico regalo! Sin
dall’inizio si era consapevoli che sarebbe stata una partita difficile per la
Juve priva degli squalificati De Ligt e Cuadrado, a cui si aggiungeva il
pesante infortunio di Chiesa. Dybala fuori fa discutere con Morata centravanti,
supportato da Bernardeschi e Kulusevski. L'Inter inizia in maniera veemente,
con accelerazioni che mettono in difficoltà la Juventus. Ma appena la Juve
mette fuori il capo dalla propria metà campo colpisce con McKennie che salta
tra i centrali interisti ed infila di testa la rete del vantaggio che fa
esplodere di gioia la metà stadio bianconera. Il vantaggio dura comunque poco,
perché De Sciglio entra in ritardo (sarebbe da rivedere) ma l’arbitro punisce
il contatto: 1-1. Ritmi alti anche nel secondo tempo. Bernardeschi non sfrutta clamorosamente
un invito di Rabiot, con un sinistro che finisce sul fondo. L'Inter ci crede più della Juventus, che si
chiude in area per cercare la ripartenza. Cambiano gli attacchi, Allegri butta
in campo prima Dybala,
quindi Kean ma non ci sono però più occasioni fino al 90', con un contatto
sospetto nel finale nell’area interista.
Ma figurati se l’arbitro andava a rivedere o se dal VAR intervenivano….ma
quando mai! Si va ai supplementari che non regalano emozioni di sorta, fino
alla dormita di Alex Sandro che regala la Coppa alle Merde. Peccato sarebbe
stato più giusto giocarsela a quel punto alla lotteria dei calci di rigore ma
si sa quando non gira come dovrebbe si finisce per essere sempre puniti. Va
così in questo momento per la nostra Juventus ma noi non molliamo mai! La
squadra in campo ha come sempre meritato il nostro sostegno ed i nostri
applausi al termine della partita. In 26 unità siamo arrivati a SAN SIRO in
piena quarta ondata e con tutte le difficoltà del momento. Trovateci sempre voi
gente come noi che non si arrende dinnanzi a nessuna difficoltà. Anzi nella
difficoltà ci esaltiamo. Ben due MINIVAN organizzati con otto persone a bordo
per parte. I restanti 10 soci sono arrivati su a Milano tutti con volo aereo
del mattino. La trasferta dei nostri in furgone è stata davvero da raccontare.
Come sempre del resto. Appuntamento alle 07,00 in punto alla Caffetteria
Goodness di Via Vespucci dove hanno fatto colazione tutti assieme in compagnia
anche di altri ragazzi che pur non partendo hanno voluto salutare il resto del
gruppo. Il grande barman Frisardi ha poi donato loro due panettoni ed una
bottiglia che si sperava poter stappare al termine della partita per
festeggiare. Per la cronaca è stata comunque stappata. Pronti via i due furgoni
uno rosso ed uno grigio partono per Milano con quello grigio a fare l’andatura
con a bordo Pasquale Cipriani e Fabione Attimonelli. In quello rosso una
batteria pesante che vedeva Michele Di Schiena, Massimo Matera, Graziano
Palladio e Michelone Zagaria a fare da “autisti”. Prima sosta a Giulianova dove
ci aspetta il grande Elisiano per un saluto. Poi classica foto di rito prima di
ripartire. Ci si ferma a Faenza per la pausa pranzo dove ad attenderci troviamo
il grande Mauri che condivide con noi il gustoso aperitivo organizzato da
Michele Di Schiena. Da leccarsi i baffi. Birra e vinello a go go con risate su
risate. Quasi ci si piscia addosso. Poi si riparte per fare più avanti una
sosta caffè. Arriviamo alla barriera di Melegnano per poi sbagliare uscita ed
entrare nel traffico caotico della città meneghina. Ad un certo punto i due
furgoni si fermano per recarsi a comprare del pane per la sera. Qualcuno urla
ma siamo alla gita parrocchiale? Ahahahahahhaha Ripartono per l’ultimo tratto
verso San Siro ed eccoli arrivare finalmente nel parcheggio loro destinato dove
si fanno come sempre riconoscere. Consumano ancora qualche birretta, del
Borghetti e della Sambuca per poi decidere di fare ingresso. Il freddo non lo
sentono chiaramente……ed eccoli finalmente ai controlli dove salutano un pò di
amici prima di dirigersi verso le scale sempre faticose dello Stadio. Sono al
secondo anello blu e si posizionano come da biglietti assegnati nella parte
tutta a destra della porta come sempre in prima linea. Lanciano un paio di cori
contro gli interisti accompagnati dalla parte del settore in cui si trovavano.
Foto di rito con pezze è consueto saluto a Claudio Filippi preparatore dei
portieri che saluta idealmente il nostro ALBERTO! La partita inizia, il tifo
interista ha ovviamente più strumenti di noi per farsi sentire meglio.
Cerchiamo comunque di fare del nostro meglio. La gara va come tutti sappiamo ma
resterà per sempre la goliardia dei nostri durante tutta la partita con il
gruppo tutto coeso e compatto sia quelli in furgone che quelli in aereo con
risate a crepapelle. Prima della partita Marco Cavuoto uno dei nostri viene
inquadrato dalle telecamere in diretta televisiva con la sciarpa ANDRIA
PRESENTE in bella vista. Al fischio finale, praticamente subito dopo la rete
loro, i nostri abbandonano visibilmente incazzati e delusi gli spalti dello
stadio per recarsi immediatamente giù al parcheggio dove prima di partire si rifocillano
più dalla rabbia che dalla fame. I ragazzi in aereo raggiungono i loro
b&b/hotel mentre i “furgonati” ripartono verso l’autostrada con quello
rosso che si perde attardandosi un pochetto. Il grigio rallenta attendendo il
ricongiungimento. Di li in avanti viaggio come sempre in simbiosi sino
all’arrivo ad Andria verso le 9,00 di giovedì mattina con molti che subito dopo
si recano a lavoro. Delusione unica ma grande orgoglio per esserci stati, come
sempre a modo nostro, come sempre mai domi nonostante il periodo! Anche al Club
buona affluenza nonostante la diretta televisiva, entusiasmo iniziale e
delusione finale. Va così in questo momento, l’importante è non mollare mai!
CONTRO TUTTO E CONTRO
TUTTI, CONTRO IL COVID PERCHE’ LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI. NESSUN PASSO
INDIETRO.
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