Tanto faticosa ma
alquanto meritata e preziosa, la vittoria della JUVENTUS sull'Udinese per 2-0 che
ci rimette sui giusti binari dell'inseguimento al quarto posto,
dopo la sfortunata finale di Supercoppa di mercoledì a San Siro. Vittoria che
fa il paio a quella incredibile contro la Roma
e che ci proietta ad un solo punto dall'Atalanta (che ha però una gara in meno).
Non ha giocato bene, la Juventus, ma
è stata sufficientemente concentrata e
compatta e, quest'anno, è già un successo. Non era un avversario irresistibile,
questa Udinese, ma quest'anno la Juventus ha perso punti in modo anche più
clamoroso. Insomma, nell'ottica di una lenta progressione con la quale la
squadra dovrà tornare a essere competitiva, la gelida serata dello Stadium è senza dubbio un
passo avanti importante, il resto sono solo chiacchiere da bar. Tante se ne
faranno, di chiacchiere, sul gesto polemico di Dybala che spicca in una
gara dai pochi sussulti. Ma forse meritebbe una riflessone anche il fatto che
ancora una volta la squadra di Allegri non ha subito gol. In una stagione
difficile e nella quale poche cose funzionano come dovrebbero, i bianconeri
possono tenersi una solidità difensiva degna dei primi quattro posti come una
maniglia alla quale aggrappare le speranze di una qualificazione Champions. Per
il resto convincono i soliti (Cuadrado, De Sciglio, De Ligt, McKennie,
Bernardeschi e lo stesso Dybala), non convincono gli altri e soliti
(Kulusevski, Arthur e Bentancur) e gioca ancora una buona gara Rugani. Non è
una partita bellissima. L'Udinese veniva
dal focolaio Covid mentre
nelle gambe della Juventus ci sono i 120 intensi minuti della finale di
Supercoppa di mercoledì (anche se al primo minuto sono solo cinque i reduci da
San Siro). Il ritmo non è altissimo, l'Udinese si chiude dietro, la Juventus assedia cercando
nei pochissimi spazi a disposizione. Dybala brilla anche nella costruzione
offensiva, si intende con Arthur e scambia bene con Cuadrado. Ed è proprio la
Joya a portare in vantaggio la Juventus al 19'. Azione ben orchestrata, buon
assist di Kean per l'argentino che entra in area fra l'immobile difesa udinese
e con un gran sinistro fulmina il portiere. E a quel punto esulta in modo
polemico, senza abbracci e uno sguardo truce verso la tribuna, probabilmente a
cercare l'amministratore delegato bianconero Maurizio Arrivabene,
ultimamente troppo severo nei suoi confronti ed aggiungiamo che parla troppo
spesso a sproposito. Dopo la rete del vantaggio segue una mezzora piuttosto
blanda e, a tratti, perfino noiosa. La ripresa vede
una serie di cambi della Juventus, quasi che Allegri voglia mandare un
segnale di sveglia alla squadra. La partita continua in modo abbastanza stanco:
l'Udinese è più
intraprendente rispetto al primo tempo, ma poco incisiva; la Juventus alterna
fiammate agonistiche a pericolosi rintanamenti in difesa. Ma dopo una mezzora
bruttina, arriva il raddoppio bianconero: azione insistita, Dybala innesca De Sciglio
sulla sinistra che va sul fondo, pennella un ottimo cross e McKennie la incorna come
contro la Roma: 2-0 al 33° minuto. E tutto finisce lì, con l'esultanza da Harry
Potter dell’americano, sempre più decisivo, anche se di magico questa sera c'è
stato davvero pochino. Da segnalare la prima delle tre partite con il pubblico
ridotto a 5.000 unità così come il Governo aveva chiesto alla Lega Di Serie A,
provvedimento che riteniamo assurdo non fosse altro che allo stadio potevano
entrare i soli vaccinati con green pass rafforzato. A cosa è servito allora
sottoporsi a vaccinazione? Lasciamo perdere che di controsensi in questa
Nazione ve ne sono tanti. Questa storia del Covid e delle sue restrizioni ci ha
iniziato un tantino a stancare. Come sempre noi cerchiamo di non mollare mia e
nonostante il periodo di gran confusione con le vendite dei biglietti prima
aperte poi subito dopo chiuse, siamo riusciti ad essere presenti con 4 unità,
di cui tre soci in Sud ed uno Cristiano Fino in postazione privilegiata alla
sinistra della panchina della Juve. E’ stato uno spasso ascoltare i suoi audio
che inviava nella chat raccontandoci in tempo reale gli umori del Mister dalla
panchina. Ma la chicca arriva all’intervista finale a Dybala: avrete tutti
sentito ad un certo punto l’urlo proveniente dalla Tribuna oramai vuota del
nostro Cristiano che gli urla “PAULO
RESTA A TORINOOO” in maniera energica. Paulo interrompe e guarda sorridente
verso la Tribuna. Spettacolare il nostro Cristiano con siparietto ripreso da
diverse tv oltre che diventato virale sui social. I ragazzi in curva, Gaetano,
Antonio e Giusy hanno trascorso una serata diversa dal solito, con la curva
praticamente vuota ma loro tutti accorpati nel centro hanno cercato seppur a
sprazzi di sostenere la squadra. La pezza Alberto Vive era coma sempre li con
loro. Un grazie a chi anche in questa partita si è sacrificato partendo in
aereo al sabato per far rientro alla domenica. Soldi che si spendono, sacrifici
fisici in un periodo non proprio semplice. Speriamo prestissimo di poter
tornare almeno al 50% negli stadi. Il calcio è passione, gli stadi non sono dei
teatri!
FORZA RAGAZZI A MODO
NOSTRO SEMPRE AL VOSTRO FIANCO!
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