Per smaltire l’ennesima
delusione europea questa volta ci abbiamo messo più del solito. Eppure qualcuno
potrebbe dire….”siete abituati…” No, alle delusioni calcistiche non ci si
abitua mai, così come alle vittorie che sono sempre belle, una più dell’altra.
Questa volta proprio non eravamo preparati ad un'altra clamorosa eliminazione
agli ottavi di finale della Coppa Maledetta. Se negli ultimi due anni
condizionati dal Covid avevamo la scusante di aver sbagliato la gara di andata,
questa volta no, non abbiamo scusanti che tengano. In Spagna era terminata 1-1
una gara che si poteva e doveva vincere. Ma se ti chiami JUVENTUS contro una
squadra del tutto normale nella gara di ritorno dovevi fare semplicemente il
tuo dovere: VINCERE senza se e senza ma. Non basta la “sfortuna” (??) come
giustificazione. E’ la mentalità che non va bene, l’approccio, l’avere
calciatori non appropriati con i migliori quasi tutti fuori uso (una costante
di ogni anno) e soprattutto un modo di stare in campo non consono alla
competizione. Mettiamola così ……. che la maledizione continua, per il terzo
anno consecutivo la corsa Champions della Juventus si ferma agli ottavi di
finale: sempre in casa e sempre contro un'avversaria considerata di fascia
inferiore. Nel 2020 era toccato al Lione, nel 2021 al Porto, stavolta ci pensa
il Villarreal, con una gara estremamente accorta ed intelligente. Gli spagnoli
soffrono il giusto nel primo tempo e colpiscono dopo l'intervallo, quando i
bianconeri improvvisamente e senza giustificazioni si spengono. A 12 minuti
dalla fine della partita ecco la doccia fredda…..gli spagnoli conquistano un
rigore, poi messo a segno, per un fallo dell’ingenuo Rugani…..ma se affronti la
Champions con un difensore scartato anche dalle squadrette….cosa puoi
pretendere???? La Juve a quel punto non
reagisce, anzi crolla, quindi arriva il raddoppio spagnolo ed un altro rigore
che fissano clamorosamente il risultato sullo 0-3. Che umiliazione senza
precedenti in Europa. Non era mica il Real……. Perdere con una squadra che
arranca nella Liga spagnola. La Juventus si era presentata all’appuntamento sin
qui più importante della stagione con un classico 4-4-2 senza dei rientranti
Chiellini e Dybala fatti
accomodare in panchina (????). L'inizio è incoraggiante, con quattro occasioni
nei primi venti minuti. Sembrano essere in serata, ma tra la bravura del
portiere avversario e gli errori di mira degli attaccanti, i bianconeri
sbagliano occasioni che si riveleranno decisive per il destino dell'incontro.
Prima Morata ci prova di testa sottomisura, con una deviazione poco convinta
che permette al portiere spagnolo di sventare. Quindi Morata e Cuadrado si
contrastano in area (e Vlahovic non riesce a concludere), poi il serbo ci prova
con un sinistro dal limite ed è sfortunato al 21' quando, su cross di De
Sciglio, colpisce la traversa con una girata sottomisura. Assurdo! Una fase
tambureggiante che si conclude con l'ennesimo intervento del portiere spagnolo
su capocciata di Vlahovic. E
il Villarreal? Una conclusione dal limite di e basta. Un trend che cambia
inaspettatamente nella ripresa, quando la Juventus non trova spazi di fronte a
una squadra che difende con nove uomini in area. Il Villarreal chiude le linee
di passaggio, i bianconeri non inquadrano neanche le vie di fuga sulle fasce
come nel primo tempo. Allora ci provano dalla distanza, ma senza impensierire
gli attenti spagnoli. Poi si spegne la luce, complici anche i cambi del
Villarreal, che mutano l'inerzia del match. Da noi invece si dorme in panchina,
ricorrendo ai cambi soltanto a frittata compiuta. Allegri allora butta
dentro Dybala e Bernardeschi, ma la mossa è subito vanificata dal raddoppio del
Villarreal. Fine delle trasmissioni, ed arriva anche il 3-0 con bocciatura
senza giustificazioni della Juventus. Delusione, delusione, delusione! Questo
il nostro stato d’animo. Noi ancora una volta ci avevamo messo di tutto e di
più, salendo su a Torino in ben 97 unità. Stadio pieno al 75%, entusiasmo delle
notti champions tutto vanificato dall’assurda prestazione dei calciatori in
campo e dall’atteggiamento del nostro Mister in panchina. Un pullman e
tantissimi in aereo al seguito. Una trasferta come sempre iniziata alla sera
precedente per chi in bus con il ritrovo in stazione. Il solito ed immancabile Sabino
Chieppa con Andrea Leonetti e Vincenzo Quacquarelli a condurre la truppa su a Torino. Tante facce
vecchie e nuove sul bus. Solita atmosfera goliardica, solito apericena con i
fiocchi organizzato dal buon Sabino è solita gran mangiata organizzata nel
trattoria dove ci ritroviamo in ogni partita. Al seguito anche la solita
pattuglia delle trasferte europee capeggiata da Massimo Matera, Franco Fusaro e
Riccardo Dell’Olio, tutti partiti in aereo con altra grande tavolata
organizzata in altro ristorante dove incontrano Mauro German Camoranesi e David
Trezeguet vecchie bandiere di una grande JUVE che inviano dei video saluti al
nostro Club. Il tempo trascorre con qualcuno che inizia ad essere “abbastanza alticcio…..” finalmente ci
si organizza per entrare in curva. Si raggruppano tutti alla sinistra come ai
vecchi tempi, con Massimo, Lucio, Gaetano, Andrea e Vincenzo a far da
catalizzatori di chi man mano entrava alla spicciolata in curva. Tutto il resto
dei soci era distribuito poi nei restanti settori con un grosso contingente
nella Est Centrale. Sembra che si canti ma è solo una pia illusione, non è la
solita atmosfera che una Notte Champions avrebbe meritato. Curva spesso silente
e senza una organizzazione. Peccato, problema a nostro avviso da risolvere al
più presto. Non si può presentare un simile scenario. Al Club pienone delle
grandi occasioni. Avevamo quasi dimenticato cosa significasse. Grande
entusiasmo, ma anche tanto nervosismo e ansia per una gara come sempre fuori
dal normale. Tutti eravamo elettrizzati. Finita male per tutti, con la
delusione, le classiche imprecazioni sia al Club che allo Stadio. Tutto
giustificabile dopo l’ennesima disfatta europea. Onore a Noi, che come sempre
ci abbiamo messo tutto il possibile, sia economicamente che fisicamente
parlando, dalla trasferta in terra spagnola a quella a Torino. Viaggio di
ritorno in autobus con un silenzio surreale che ha fatto sembrare più lungo del
solito il ritorno a casa. I tanti saliti in aereo e rimasti a Torino, hanno
raggiunto i vari Hotel prenotati per trascorrere, come tutti, una notte praticamente
insonne. Nelle chat del club monta la rabbia mista a delusione per un'altra
notte europea da dimenticare. Come sempre. Ma noi come sempre, più la strada si
fa tortuosa e difficile, più riusciamo ad esprimere il meglio di noi,
contrariamente a chi invece vive e gioisce soltanto per le nostre eliminazioni
dall’Europa. Saremo sempre un passo avanti a TUTTI! Senza se e senza ma.
Nella gallery come di consueto
troverete le foto più significative di quest’altra massiccia trasferta.
JC ANDRIA A MODO NOSTRO SEMPRE! ORGOGLIOSAMENTE GOBBI
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