Sono stati giorni
frenetici, con le partite che si sono susseguite ogni tre giorni, con le
prenotazioni in corso per le partite di gennaio (Juve – Napoli su tutte ma anche
le trasferte a Roma e Milano per la Supercoppa). Giorni in cui abbiamo dovuto a
malincuore giungere alla determinazione, prima ancora che ci arrivasse il
Governo, di non organizzare la tradizionale festa natalizia denominata “Natale
Black&White”. Dopo l'edizione del 2020 anche quella del 2021 non andrà in
scena ancora a causa del Covid che sembra proprio non volerci lasciare.
Purtroppo siamo in un periodo di influenze, di raffreddori, di tante situazioni
che associate alla nuova variante del Covid -19 non lasciano tranquilli tutti.
Le nostre feste sono sempre state contraddistinte da serate musicali e ballo.
Non potendo organizzarle in questo modo abbiamo preferito anche per quest'anno
tralasciare anche la più normale cena natalizia. Non ci sembrava il caso. Le
feste o le si organizzano a modo nostro oppure meglio attendere giornate
migliori come quelle estive. Ci siamo anche riposati, si fa per dire, non
seguendo dal vivo, l'ultima partita dell'anno 2021 a Torino contro il Cagliari.
Nessuno era nelle condizioni di poter partire a pochi giorni dal Natale. Ci sta
dopo tantissimo tempo di non essere stati presenti ad una gara. Questa volta
non per fattori terzi (covid/caro biglietti) ma per scelta nostra. Ci siamo
ritrovati tutti al Club per assistere alla partita è poi brindare tutti assieme
con la presenza anche del Sindaco di Andria Giovanna Bruno, nostra socia, prima
che Sindaco. La Juventus ha colto la sesta vittoria nelle
ultime 8 partite, che hanno prodotto 19 punti che dovevano essere almeno
21. Non è ancora una squadra esaltante, ma se non perde la continuità
che sembra finalmente aver ritrovato, potrebbe togliersi molte soddisfazioni
nel girone di ritorno, anche perché le ultime vittorie di questo filotto le ha
conquistate con una formazione in perenne emergenza,
senza Dybala e Chiesa, e anche senza Chiellini. Questo sta
responsabilizzando il resto della rosa che, piano piano, sta fabbricandosi
nuovi trascinatori e leader: Bernardeschi corona con
il gol un periodo di crescita continua, De Ligt sforna
un'altra prestazione di feroce agonismo, McKennie entra nella ripresa con la
testa giusta. È una formichina, questa Juventus, ma intanto non dilapida più i
punti che devono essere conquistati, come quelli contro il Cagliari.
Il problema più evidente di questa Juventus restano
gli attaccanti. Non che il gioco sviluppato sia effervescente o
particolarmente intenso, ma riesce comunque a portare il pallone nell'area
avversaria, dove però né Morata né Kean sono abbastanza
reattivi, impiegando troppo spesso un tempo in più per provare il tiro, questo
li rende facilmente marcabili e, in partite come quella contro il Cagliari, è
facile per chi difende, creare un ingorgo dove il gioco bianconero si intasa.
Un centravanti più efficace non risolverebbe tutti i problemi della squadra
di Allegri, ma probabilmente renderebbe meno faticose queste vittorie.
Anche perché è ormai assodata la soluzione dei problemi in fase
difensiva che, grazie a una generosa partecipazione collettiva, ha garantito
sei partite senza subire gol nelle ultime otto, nelle quali i gol incassati
sono appena due (uno dell'Atalanta e l'altro del Venezia, paradossalmente
costati ben 5 punti, i quali avrebbero oggi di fatto regalato altre prosepttive
a questa stagione in chiaro oscuro. Poi, certo, il centrocampo bianconero non
entusiasma: Rabiot e Bentancur anche stavolta tendono a
ingolfarsi, Arthur è indecifrabile. Il brasiliano ha indubbie qualità per
realizzare trame più fluide, ma appare fuori contesto in una squadra che non fa
certo del palleggio corto l'arma per organizzare il gioco. Tutto sembra più
naturale con Locatelli in campo (stasera solo negli ultimi minuti) e McKennie
(che entra nella ripresa e regala molte più bollicine di uno spento Rabiot). È
indubbio, tuttavia, che fra problemi, limiti ed equivoci,
la Juventus sta trovando una solidità caratteriale prima
ancora che tattica, intorno alla quale Allegri potrà innestare Chiesa,
Chiellini, Danilo e Dybala tutti rientranti dopo le feste. Se il mercato gli
portasse un centravanti lo scenario non sarebbe più così fosco come poteva
apparire qualche settimana fa. Anzi. La Juventus è solidissima in
fase difensiva, anche e soprattutto per il sacrificio di
Moise Kean a sinistra e Bernardeschi a destra: i due rientrano
sempre e il loro contributo consente di narcotizzare anche le poche velleità
offensive cagliaritane. Ma in generale è totale la partecipazione nei momenti
di non possesso, che durano tendenzialmente pochissimo, visto che dopo i primi
45' le statistiche parlano di un predominante possesso palla della Juventus.
Non è un dominio di intensità altissima, ma un'occupazione serafica
della trequarti dove il Cagliari è asserragliato con due linee di difensori
parallele e strettissime: far passare qualcosa è complicato, così i bianconeri
puntano sul logoramento del muro sardo. Ci pensa Bernardeschi a strappare verso
l'area trascinandosi tre avversari, dai quali riesce a liberarsi per calciare
verso la porta. Ne esce un tiro-cross che intercetta la testa di Kean, la cui
deviazione è fondamentale: 1-0 a fine primo tempo. Nella ripresa
la Juventus tiene sempre i ritmi bassi e finisce, nella parte
centrale della frazione, per soffrire una decina di minuti di pressione del
Cagliari, durante i quali per due volte il Cagliari sfiora clamorosamente il
gol. Film già visto a Venezia (dove abbiamo pagato dazio e Bologna). A quel
punto la Juventus si sveglia, riporta il fulcro della partita trenta metri più
avanti e trova il gol di Bernardeschi: tanto meritato (per l'eccellente e
generosissima prestazione) quanto bello, con un diagonale che fulmina il
portiere avversario. E a quel punto la Juventus deve solo gestire la
discesa verso il novantesimo. Siamo giunti a fine anno, come di consueto è
tempo di tracciare dei bilanci. Il nostro resta come sempre ampiamente positivo.
Abbiamo affrontato la bufera del Covid, la chiusura della sede sociale, siamo
stati in grado di ripartire ed anche alla grande visto l'entusiasmo di tutti
voi che sostendo il Club state permettendo di portare avanti questa grande
famiglia. Numeri incredibili quelli del tesseramento e della partecipazione ad
ogni trasferta. Pensate che per la partita JUVE – NAPOLI ad oggi abbiamo ben 64
soci prenotati con biglietto stadio acquistato. Adesso vedremo come si metterà
con questo nuovo decreto che stabilisce una riduzione del pubblico al 50%. A
Roma ben 21 i prenotati per la gara del 9 gennaio, oltre ai 22 per la
Supercoppa a Milano. In questo momento non possiamo che abbracciare idealmente
tutti i nostri soci, le loro famiglie, i nostri amici vicini e lontani, tutta
la gente che ci rispetta dando appuntamento al nuovo Anno 2022 che speriamo
possa definitivamente scacciare via l'incubo di questa pandemia e riportare
serenità nella vita di tutti. Noi comunque vada ci saremo sempre al fianco dei
bianconeri di Andria e della JUVE! Alla vigilia di Natale ci siamo ritrovati
come da tradizione degli ultimi anni, dopo il brindisi al Club, alla
Caffetteria Goodness di Via Vespucci. Goliardia, inno della Juve e Spritz a go
go! Grazie per chi è potuto esserci. Avremmo preferito organizzarci in maniera
differente ma questo è il tempo che al momento ci è dato di vivere.
BUON ANNO 2022 ANCHE A QUELLI CHE SOFFRONO PER QUELLO CHE
SIAMO! #fateveneunaragione #QUELLICHENONMOLLANOMAI
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