Una trasferta così stressante
come quella organizzata contro i partenopei a memoria d’uomo non la ricordiamo.
Un continuo susseguirsi di news e soprattutto fake news per la maggior parte
arrivate dalla terra dei borbonici. Quello che ha fatto più arrabbiare tutti
noi sono state anche le notizie che trapelavano dalla Lega Calcio che come
sempre incurante di tutta la gente che si era già messa in viaggio o che stava
per farlo, assecondava a proprio piacimento le richieste che giungevano dalle
ASL prima e dai commediografi napoletani. Una pastina di informazioni che ci ha
fatto molto arrabbiare. Le ASL, lo ribadiamo con vigore….facciano le ASL….se ci
riescono visto che già hanno da occuparsi del loro ambito figurarsi se pensano
di poter decidere per una materia come quella del calcio dove ognuno dovrebbe
dapprima svestire gli abiti del tifoso fazioso. Poi forse se ne potrebbe
riparlare. Fatto sta che noi nel bel mezzo di tutta questa confusione, avevamo
un bus da far partire con ben 35 persone a bordo oltre a 32 soci che con auto e
aerei vari stava già raggiungendo Torino. In tutto questo metteteci anche gli
sfortunati soci (sei) che sono rimasti bloccati a poche ore dalla partenza da
casi di positività personali o nelle loro famiglie. Immaginate chi dei nostri doveva
gestire l’organizzazione di questa trasferta. Alla fine fortunatamente si è
giocato è dobbiamo dirlo è stata davvero una gran bella trasferta, forse di
quelle a Torino la più divertente. La partita delle polemiche infinite si è
chiusa alla fine senza vincitori né vinti. Non è una novità, in tempi recenti,
quando si incrociano Juventus e Napoli. Se all'andata avevano tenuto banco i
rientri (mancati e non) dei sudamericani dalle qualificazioni mondiali,
stavolta tocca di nuovo al Covid, con la situazione tesa in casa loro, tra
assenti per positività (come Spalletti) e giocatori che avrebbero dovuto
restare in isolamento e che invece si presentano come se nulla fosse,
regolarmente in campo. Ma qui le ASL poi dove erano? Non era più di loro
competenza? Sentite a noi se siete del mestiere…..fate il vostro mestiere! Finisce
1-1, risultato giusto di una gara nervosa quanto basta, sviluppata con poca
continuità dalla Juventus e con molto ordine dal Napoli. Un punto che rallenta
la corsa bianconera verso la zona Champions. Un'occasione persa dalla Juve che
si sarebbe potuta ritrovare a – 2 proprio dai borbonici. L'ufficializzazione
delle formazioni regala come una sorpresa. Invece di essere in quarantena in
hotel, come disposto anche dall'Asl di Torino in seguito a quanto deciso
dall'Asl 2 di Napoli, tre calciatori del Napoli compaiono niente poco di meno
che tra i titolari. Nessun colpo di scena in casa Juventus, invece, dove Chiesa fa il suo ritorno
dal primo minuto. Ed è proprio il numero 22 a rendersi subito protagonista, con
un paio di conclusioni che creano apprensione,
anche se il pericolo maggiore lo propone McKennie, con un colpo di testa
su angolo che va fuori davvero di pochissimo: un errore di mira assurdo. Era
più difficile sbagliarlo. Il Napoli mette fuori la testa dopo la sfuriata
iniziale bianconera e lo fa con la forza del fraseggio, quello che porta alla
rete del vantaggio. La Juve sembra accusare il colpo ed il Napoli continua a
rendersi pericoloso. Dopo l'intervallo
la Juventus riprende il comando del gioco, trovando quasi subito la rete del
pareggio: il merito è di Chiesa, pronto ad avventarsi su una palla deviata
da Morata su cross di
McKennie. La partita è piacevole, i ritmi diventano alti. I bianconeri vanno a
fiammate, il Napoli tiene maggiormente il pallone. Rientra poi Dybala, che fa il suo ingresso
dopo quasi un mese di assenza ma nulla cambia. Finisce così con la Juve come
sempre a recriminare per non aver saputo sfruttare questo scontro diretto
casalingo. Ma veniamo alla partita nella partita: ovvero il nostro viaggio
verso Torino. Alle 21,15 tutti i soci erano già pronti in Stazione ad attendere
il Bus della nostra storica Ditta Angelo Sassi. Come sempre l’adrenalina era a
mille soprattutto nei più giovani che non vedevano l’ora di partire. A
coordinare il tutto l’immancabile Sabino Chieppa, Andrea Leonetti, Fabio
Attimonelli e Francesco Lorusso meglio noto come quello della camiceria NODO
GORDIANO! Alle 21,30 lasciano la Stazione di Andria per l’ennesimo lungo
viaggio verso Turin. A bordo tanta euforia. Controllo del GreenPass, raccolta
delle ultime quote per poi dare il via alle danze……quali? Quelle dell’apricena
che viene organizzato come da tradizione a bordo dei nostri bus. Panini farciti,
focaccia, dell’ottimo formaggio, salsiccia cruda, capocollo, il tutto
accompagnato da un ottimo vinello oltre all’immancabile CAFFE’ BORGHETTI questa
volta offerto da Cristiano. Alla prima sosta il buon Sabino Chieppa festeggia
le sue 72 primavere con tutti offrendo un dolcino e dello Champagne omaggiato
da Domenico Cascione. Per chi legge questi articoli crediamo venga affascinato
ed inebriato dalla sola immaginazione di quello che si può provare a bordo dei
nostri viaggi organizzati. Senza presunzione non abbiamo davvero eguali. Si
riparte verso Torino e tra un pisolino ed una chiacchiera la truppa si ritrova
giù in orario colazione con un pastrotto di Andria offerto a tutti i
partecipanti autisti compresi. Che dire se non che la gente era davvero sorpresa
da così tanta organizzazione. Nulla vien lasciato al caso. Prima di giungere a
Torino la consueta lotteria vede aggiudicarsi la maglia ufficiale ed
autografata di Federico Chiesa dal socio Emanuele Tattolo, un altro
giovanissimo avvicinatosi alla nostra realtà in questa stagione. Solita
suspense con atmosfera thrilling creata ad hoc da Fabio, segretario tuttofare e
Francesco Lorusso il nuovo Presidente Pro tempore (ma solo a bordo
bus….ahahahhahaha). Giunti a Torino decidono quasi tutti di scendere in centro
proprio sotto la Chiesa della Gran Madre. Una bella giornata di sole seppur
fredda vede i nostri muoversi come un serpentone per le strade e piazze del
centro città. Una visita breve negli angoli più suggestivi sotto la Mole! Tutti
felici e contenti di questa organizzazione, una Epifania del tutto differente.
Dal socio più anziano Mario Bruno a quello più giovane Alessandro Colasuonno,
tutti si sono sentiti parte integrante del gruppo. Alle 12,30 in punto erano
tutti a bordo del bus in direzione Stadio, dove alle 13,30 nella solita
trattoria aveva inizio il gran pranzo organizzato dal nostro Chef Sabino
Chieppa. Al pranzo nel frattempo si erano aggiunti anche tutti i soci arrivati
su in aereo o auto. Ben 55 persone per una tavolata che definire davvero familiare
ci sembra troppo riduttivo. Il bello del Club è proprio questo, il
fraternizzare, lo stare assieme. Alle 17,00 il lungo pranzo termina con la mega
torta per Sabino e tra un bicchierino di ottimo Rum e della cioccolata
svizzera. Si torna tutti al bus per organizzarsi all’ingresso nello Stadio che
avviene intorno alle ore 19,00 con i nuovi soci che restano a dir poco
estasiati. Ci si posiziona tutti in fila 10 alla destra della porta, almeno il
grosso del gruppo che era presente in sud (ben 38 persone). Gli altri si
dirigono chi in Nord, chi in Est, chi in Ovest. Entrano anche i napoletani,
pochissimi per la verità rispetto ai loro standard. Come al solito cani sciolti
dei napoletani si registravano qua e la con un tipo in particolare nella Family
che infastidisce e non poco il pubblico presente nel settore e noi della Sud a
fianco. Alle volte pensiamo che noi veniamo trattati da ospiti mentre che lo è
per davvero venga trattato con i guanti. Basti vedere le tifoserie avversarie
che giungono a Torino con ogni strumento per fare il tifo. Per carità lo
riteniamo più che giusto. Ma pari diritti andrebbero secondo noi dati anche a
noi. Sappiamo di addentrarci in un argomento di discussione che crea troppe
divergenze ma non crediamo di aver scritto delle cazzate. Un nostro ragazzino
nel riscaldamento riceve un pallone tra le braccia, chiede a Perin di poterlo
tenere, lui alza il pollice è glielo lascia. Gli steward manco fosse un
criminale gli chiedono di mollarlo, lui spiega che era stato Perin a
lasciarglielo. Lo porta al proprio posto…..poco dopo apriti cielo, arrivano
steward, poliziotti in borghese per recuperare questo benedetto pallone a
chi??? Ad un minorenne alla sua prima volta allo Stadium! Non aggiungiamo
altro, ma queste sono storie che fanno male, non bene. Sappiatelo tutti! Per il
resto tifo molto a sprazzi ed improvvisato come spesso succede e delusione
finale per non aver vinto una partita che andava vinta. Si torna al Bus tutti
infreddoliti con Sabino che dispensa un panino e della focaccia per tutti prima
di addormentarsi. Alle 10,30 di giovedì mattina
il bus giunge in Stazione ad Andria. E’ stata come sempre una esperienza
fantastica vissuta molto intensamente da tutti i soci che vi hanno preso parte.
Noi siamo semplicemente orgogliosi di quello che facciamo. In un annata così
difficile per la nostra JUVE, vedere tutta questa passione che ci mettiamo nel
seguire la squadra è un qualcosa che riempie il cuore di tanta gioia! Chi
rimasto ad Andria si è ritrovato come sempre al Club per vivere la partita in
gruppo perché NOI NON SIAMO NAPOLETANI!
JC ANDRIA, LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI. NON PERDERE
TEMPO, CORRI AD ISCRIVERTI ANCHE TU PER VIVERE LE EMOZIONI DELLE TRASFERTE IN
PROGRAMMA IN QUESTI ULTIMI 4 MESI DI STAGIONE!
NON RESTARE FUORI, BUTTATI NELLA MISCHIA ANCHE TU.
P.S. NELLA GALLERY LE FOTO PIU’ SIGINIFICATIVE DELLA
TRASFERTA A TORINO CONTRO L’ASL NAPOLI 2!
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