Dopo l’Eurodelusione Champions inutile
nasconderlo, siamo piombati tutti in una naturale depressione “calcistica”. E’
servito più tempo del solito per sbollire rabbia e delusione. Gli strascichi
lasciati dalla gara Juventus-Villarreal erano tutti evidentissimi, una partita
dove sono emersi difetti noti (e senza dubbio gravi), ma che è stata decisa da
un episodio dopo 75 minuti durante i quali la Juve avrebbe meritato comunque il
vantaggio. Proviamo a metterci alle spalle definitivamente la nottataccia europea
e parlare delle gare che ci attendono di qui alla fine della stagione. Per
battere la Salernitana (2-0 il finale), la Juventus gioca per
un tempo (vizio solito), poi controlla - più o meno bene - la partita, fra
tracce di stanchezza e un po' di superficialità. Inizia, però, con la giusta
rabbia, certamente figlia dell'eliminazione e trova nell'ispirazione (anch'essa
rabbiosa, ma per altre ragioni) di Dybala. Il gol dell'uno a zero è un piccolo
capolavoro di controllo e tiro, perché la palla di Vlahovic è buona, ma non
ottima e Paulo la deve addomesticare con tutta la sua perizia prima di siglare
il 113° gol in maglia juventina al 5° minuto di gioco. La Juventus insiste: Vlahovic è
devastante per presenza fisica e panico generato, Dybala gli danza intorno, De
Sciglio e Cuadrado lo cercano dalle fasce. Ed è proprio De Sciglio a
pescarlo con una pennellata perfetta, incornata in rete per il 2-0 che avviene
al 29'. Da lì in poi scema la rabbia, l'agonismo e l'intensità, perché la
Juventus va in modalità risparmio energetico e
la Salernitana, non ha i mezzi per approfittare delle rare amnesie difensive
bianconere. Il secondo tempo annoia parecchio con la Juve che rinuncia a
giocare. Questo problema chi lo dovrebbe risolvere se non il nostro Mister? Ci
riavviciniamo alle squadre di testa ma senza farci nessuna illusione. Seppur
più continui in campionato non diamo mai la reale impressione di poter
effettivamente rientrare nei giochi. Diverse le occasioni sprecate oltre ai
pesanti infortuni che abbiamo dovuto registrare in questa seconda parte di
stagione. Restiamo concentrati su questo finale di stagione cercando di
mantenere la quarta posizione tenendo a distanze le romane. Al Club nonostante
la delusione post Champions l’affluenza è stata buona dovuta anche
dall’Assemblea dei Soci fissata al termine della partita, assemblea che ha
visto eletto il nuovo Consiglio Direttivo con delle new entry e delle
riconferme.
NUOVO
CONSIGLIO DIRETTIVO: ATTIMONELLI GIUSEPPE FABIO,
CHIEPPA SABINO, DELL’OLIO RICCARDO, FASCIANO FRANCESCA, LEONETTI ANDREA,
LOMUSCIO SALVATORE, LORUSSO FRANCESCO, LOTTI GAETANO, NICOLAMARINO FRANCESCO,
NICOLAMARINO GIORGIO, PISANI NICOLA, QUACQUARELLI VINCENZO E SCAMARCIO MARIA. Un direttivo che vede l’ingresso di
una donna in più Francesca Fasciano che affianca la riconfermata Maria
Scamarcio. Salutano il Direttivo Giuliano Zefferino, Marco Fiandanese, Vito
Coratella e Domenico Mosca, ragazzi che hanno dato il loro prezioso contributo
a questo Club venuto poi meno per impegni personali e di famiglia. A loro tutto
il nostro grazie e soprattutto l’onore di averli avuti in prima fila nella
costante crescita di questa bella e grandiosa realtà associativa. Continueranno
il loro percorso da soci del Club. Al nuovo Direttivo un compito già
importante. Condurre questo Gruppo al ventennale del 2023, un passaggio
strategico, un momento fondamentale che dovrà segnare in maniera indelebile il
passaggio al Club del futuro. Obiettivo strategico di questo direttivo sarà
quello di individuare sin da ora dei giovani capaci, volenterosi e passionali
che possano garantire al Club un futuro sempre più roseo. Nella prima riunione
del nuovo Direttivo saranno stabilite le cariche sociali. A Torino invece ben 21 i soci partiti per JUVE – SALERNITANA, chi
in auto, cinque, (organizzata da Savino Selvarolo) chi in aereo, i restanti.
Onore a tutti loro. Non è stato facile esserci dopo la delusione patita contro
il Villareal. Ma si sa che noi siamo grandi tifosi, che sappiamo andare oltre
il risultato, oltre l’importanza di una partita. Per noi conta soltanto esserci.
Peccato come sempre registrare una Sud non degna della sua tradizione.
Spettacolo invece dei Salernitani nel settore ospiti, tra tamburo, bandiere e
quant’altro necessario per fare del tifo. Strumenti tutti inibiti invece per la
nostra Curva. Così ribadiamo non va assolutamente bene, possiamo comprendere
tutto quello che è successo ma non comprenderemo mai il perché non si voglia
trovare una soluzione condivisa. A Torino la gente spesso rinuncia a salire,
soprattutto i ragazzi in quanto giustamente non trovano più l’ambiente che
tanto vorrebbero ritrovare, quella bolgia a noi tutti cara. Speriamo in tempi
migliori. Bella la trasferta fatta dai ragazzi in auto raccontata di ora in
ora, dalla partenza sino al rientro nella notte tra domenica e lunedì poco
prima di recarsi a lavoro. Semplicemente unici. Nella pausa del campionato si è
poi consumata un'altra atroce delusione calcistica, questa volta per colpa
della Nazionale di calcio che per la seconda volta consecutiva non sarà
presente ai mondiali di calcio. Roba da non crederci. Sconfitta casalinga
contro la Macedonia del Nord e tutti a casa dopo l’Europeo vinto. Le stranezze
del calcio. Squadra spenta e demotivata. Si sa che dopo una grande vittoria
bisognerebbe avere il coraggio di puntare su gente nuova, giovani affamati con
più attaccamento magari alla maglia. Senza nulla togliere a chi ci ha fatto
gioire la scorsa estate ma pensiamo che alcuni elementi andavano tenuti fuori.
L’assenza di Chiesa fondamentale anche per l’Italia.
Nella gallery come di consueto
troverete le foto più significative di quest’altra trasferta a Torino.
JC ANDRIA A MODO NOSTRO SEMPRE! LA GENTE COME NOI NON MOLLA
MAI
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