Tre punti di rabbia, quelli conquistati
dalla Juve in Sardegna con agonismo e forza caratteriale. Tre punti non banali
per la classifica e il morale della Juventus e dell’ambiente
tutto, a terra dopo la sconfitta
contro l'Inter. 1-2 il finale di una partita dove la Juventus
domina, segna due gol e ne subisce uno nell'unica azione offensiva del Cagliari. La buona notizia,
per Allegri, è che la squadra è
tornata a controllare le gare come un tempo, tenendo palla, sostando nella metà
campo avversaria, costruendo occasioni. Quella cattiva è che la squadra segna
poco, nonostante abbia l'attuale capocannoniere al centro dell'attacco e un
gruppo, tutto sommato nutrito, di giocatori di qualità a circondarlo: come, la
somma di questi fattori, produca così pochi gol è un mistero calcistico.
Restano, di fondo, tutti i segnali di crescita di una Juventus che ha ritrovato
il carattere e una certa solidità, deve trovare molte altre cose, ma un anno
fa, in condizioni analoghe di lotta per il quarto posto (con i gol di Ronaldo in più),
non consentiva di intuire cosa poteva diventare nella stagione successiva,
continuando l'altalena di prestazioni e risultati. Oggi è possibile tracciare
una linea che sale, non certo in modo esponenziale, ma continuo. Si notano i
difetti su cui lavorare (anche sul mercato) e i
pregi che incoraggiano lo stesso Allegri. Tutto, però, inizia in salita.
Perché al 10' Dybala si
fa rubare una palla velenosa, consentendo il veloce contropiede del Cagliari: la
frittata è fatta è 1-0 per il Cagliari. Poco dopo, nella stessa posizione di
prima, Dybala perde un altro pallone in modo analogo, con un esito meno
determinante. L'approccio alla gara del numero dieci, peraltro, rispecchia
quello iniziale della Juventus: molle e quasi demotivato. Infatti. La Juventus
mette insieme una reazione con qualche difficoltà, perché il Cagliari si chiude
con due linee difensive molto vicine e trovare uno spazio è complicato. I
bianconeri ci riescono, tuttavia, al 23' quando il pallone arriva a Pellegrini sul lato
sinistro dell'area e l'ex cagliaritano scocca un sinistro violento: sulla
traiettoria c'è Rabiot che,
per evitare l'impatto con il pallone si gira di schiena, le braccia raccolte
sul petto e la testa abbassata. Il pallone lo colpisce comunque sul braccio
sinistro, stretto al costato, e poi finisce in rete. L'arbitro Chiffi convalida
il gol, nessun giocatore del Cagliari protesta, ma dal Var arriva la chiamata per
"fallo di mano" e il gol viene incredibilmente annullato. Certo la
dinamica ha lasciato perplessi in molti, perché l'unica alternativa per Rabiot
era l'amputazione. E un applicazione così occhiuta del regolamento da parte del
Var avrebbe richiesto una review anche sul gol del Cagliari iniziato con un
intervento su Dybala passibile di fallo. Il gol annullato, in compenso,
energizza l'atteggiamento della Juventus che non diventa più precisa, ma più
cattiva sì. E così installandosi nella metà campo del Cagliari e sfruttando la
geniale vena di Cuadrado,
dopo una serie di occasioni, la squadra di Allegri trova il pareggio. Il cross
da sinistra del colombiano è pura pasticceria calcistica, sulla quale si
avventa, goloso, De Ligt che stacca e con una torsione del busto micidiale
incorna il pallone spedendolo in rete proprio mentre scocca il 45' del primo
tempo. Ancora più determinata la Juventus della ripresa, che al secondo minuto
trova il gol del vantaggio con Chiellini, ma
viene annullato anche questo per fuorigioco, certificato dalle linee
computerizzate. E dopo un minuto Dybala sbaglia da posizione favorevole, senza
sfruttare un assist dello stesso Chiellini. È un martellamento, quello
bianconero, che fa salire il conto delle occasioni con Vlahovic protagonista
nell'area del Cagliari. Ed è proprio lui a firmare il gol del 2-1, sfruttando con
caparbia scivolata una palla verticale offertagli da Dybala, forse l'unica cosa
incisiva dell'argentino in tutta la partita. La Juve chiude, a quel punto, in
difesa, sopportando i tentativi di pareggio del Cagliari, ma senza sfruttare
abbastanza gli spazi aperti per il contropiede. Vittoria importante in ottica
quarto posto con la Roma sempre alle calcagna e Lazio e Fiorentina che non
mollano. Vittoria ottenuta anche grazie al supporto dei tifosi giunti dal
Continente tra i quali anche i nostri 8 “eroi” partiti nella mattinata con un
volo per Roma. Bel tifo con i cagliaritani lontani parenti di quelli abituati a
vedere. Presenza di tutti i gruppi della Sud juventina che colorano il settore
ospiti di tante pezze con le nostre appese sulla prima balaustra laterale. La
squadra sente l’affetto dei suoi tifosi più caldi e ne viene a raccogliere il
sostegno prima dell’inizio della partita nella fase di riscaldamento. I nostri
come detto dopo essersi ritrovati al solito Bar di Via Vepucci alle 10 del
mattino per una rapida colazione, partono con due auto per l’aeroporto di Bari.
Primo volo per Roma, poi giunti a Fiumicino ad attenderli un transfert per
l’aeroporto di Ciampino con un pilota da brividi come Marco grande gobbo romano
che a bordo mette l’inno della Juve per “caricare” i nostri. In soli 15 minuti
percorre una distanza che mediamente si dovrebbe impiegare una mezzoretta
abbondante. Giungono a Ciampino dove un altro volo gli ha condotti in terra
sarda. Aeroporto stracolmo, caldo micidiale e volo in ritardo per il vento.
Birra, panini e goliardia nell’attesa. Poi finalmente si parte. Giungono a
Cagliari con tre quarti d’ora di ritardo con la Polizia che gli accoglie, sono
una ventina in tutto tra i nostri e i romani a bordo dello stesso aereo.
All’esterno dello scalo due navette erano già pronte ad attendere i nostri con
a bordo il resto dei tifosi giunti dall’Italia. Montano sulla seconda navetta
dove a bordo trovano i ragazzi di Aosta, Bassa Valle, Gruppo Storico 77. Cori e
risate nel tragitto verso lo stadio. Appena scesi trovano un vento forte e
fastidioso che diventerà anche gelido alla sera. Controlli di rito per poi
entrare nel bugigattolo, il settore ospiti più ridicolo della Serie A. Si
sistemano alla destra del settore ed iniziano il via vai dal Bar per bere
birre, un ottima birra. Risate con i ragazzi di Bassa Valle e soprattutto
grande tifo con il nostro Fabio sulla balaustra per tutto il tempo. Onore tanto
onore a loro che non hanno mollato mai nel sostenere la squadra in campo,
Fabio, Salvatore, Lorenzo, Andrea, Agnese (gran ritorno il suo), Pasquale oltre
a Mario e Gino di Barletta. Qualche screzio con la curvetta a fianco dove si
intravede forse qualche ex furioso…..per il resto normale amministrazione.
Termina la gara con la squadra sotto al settore, noi felici e contenti per
quest’altra incredibile presenza al seguito della Juve. Trovateci gente come
noi poi ne riparliamo. Pochi continuano a fare quello che ogni maledetta
partita facciamo noi. A qualche leone da tastiera locale diciamo di avere più
rispetto per gente come noi che fa sacrifici in ogni dove. Fatevene una
ragione! Terminata la partita si lasciano immortalare nel settore con le pezze
in mano, il vento diventa sempre più incessante e gelido. Finalmente si parte
verso l’Aeroporto dove giungono a mezzanotte in punto, li si salutano con amici
di altre zone, tra chi decide di sostare in aeroporto per tutta la notte con
voli all’alba, chi come i nostri invece, con un altro transfert, raggiunge
Elmas a pochissimi km, dove un albergo gli attende per trascorrere la notte.
Altri tifosi della Juve avevano fatto la stessa nostra scelta. Cenano a tarda
ora grazie alla direzione dell’Hotel che gli attende, bevono l’impossibile per
poi finalmente verso le 03,00 raggiungere le camere esausti e barcollanti. Si
dividono in due triple ed un doppia con Fabio, Mario e Pasquale che aprono una
falegnameria…….ahahahahha. Al mattino scendono a fare colazione come degli
zombie, poi un giretto per Elmas prima di raggiungere l’Aeroporto e partire con
un volo della Ryan Air diretto su Bari. Arrivano in Puglia alle 14,30 esausti,
stanchi ma orgogliosi di esserci stati anche in questa trasferta non da tutti
ma solo per grandi gobbi. Immancabilmente il nostro Club in Sardegna non manca
mai da anni. Alle 15,30 giungono ad Andria. Onore a loro, onore a Noi per
esserci sempre.
Nella gallery troverete le
foto più significative di questa speciale trasferta in terra sarda.
JC ANDRIA SEMPRE INSIEME A TE….OVUNQUE GIOCHERAI…STAI
TRANQUILLA CHE…CI SAREMO NOI….
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